Comune di Torino: la delibera per l’acqua pubblica è ancora ferma in commissione
Il 6 marzo a Palazzo Civico siamo intervenut* in audizione nelle Commissioni Servizi Pubblici Locali, Bilancio e Ambiente, sulla nostra delibera d’iniziativa popolare di indirizzo a SMAT SpA “Salvare l’acqua per salvare il futuro”, presentata già nel 2023.
Assente, come al solito, l’assessora Foglietta
All’epoca erano oltre 2000, superando la soglia delle 1500 necessarie per approdare in Consiglio Comunale, le firme di cittadine e cittadini che esigevano che la nostra acqua fosse gestita come un bene della collettività e non da aziende a scopo di lucro.
Temi che abbiamo esposto nuovamente ai consiglieri/e comunali: una maggior partecipazione del Comune nell’azionariato di SMAT e la relativa fuoriuscita delle società che non si occupano di gestione idrica, il potenziamento dei controlli sulla presenza di PFAS e altre sostanze nocive nell’acqua potabile della Città Metropolitana, maggiori investimenti, anche relativamente ai prossimi periodi di siccità, nella manutenzione preventiva e nella sostituzione delle infrastrutture idriche che, per le loro precarie condizioni, causano ingenti perdite e l’esclusione dalle tariffe delle quote arbitrarie che ci fanno pagare anche l’acqua che non consumiamo o le bollette degli evasori.
Agli interventi dei vari movimenti e comitati sono seguiti quelli di consigliere e consiglieri di maggioranza, quasi tutti approssimativi e rivelatori di una scarsa conoscenza dei problemi reali sul tappeto. Infatti l’audizione si è conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto e con il PD che si è mostrato favorevole solo al potenziamento dei controlli sulla presenza dei PFAS nell’acqua potabile ma per il resto procrastina, ventilando l’apertura verso un “tavolo comune” non meglio definito.
Non a caso la minoranza di destra ha preso la parola per un solo intervento, riconoscendosi evidentemente nelle posizioni del cosiddetto centro-sinistra. Solo Sinistra Ecologista e Movimento 5 Stelle si sono espressi a favore della delibera.
Doveva essere una riunione di aggiornamento sulla delibera di indirizzo a SMAT. Ancora una volta abbiamo assistito alla stanca ripetizione di luoghi comuni, pareri infondati, citazioni di dati arbitrari quando l’esito del Referendum del 2011 è chiaro e lampante: nessun profitto sull’acqua, quando le leggi sono altrettanto inequivocabili: la tariffa deve comprendere solo i costi di gestione e di investimento
“Non risulta agli atti disponibili che dal 2023 SMAT abbia comunicato tempestivamente all’amministrazione comunale l’alta presenza di PFAS nei punti di prelievo” afferma Guglielmo dei Fridays For Future Torino, “è stata Greenpeace a sollevare pubblicamente la questione; e quel che è peggio, SMAT accetta la presenza di questi inquinanti nell’acqua che beviamo poiché è al di sotto dei limiti di legge”. Ma questo non elimina la loro nocività!
Non si è nemmeno capito se l’accenno fatto dal capogruppo PD Cerrato di arrivare al voto sulla delibera tra maggio e giugno riguarderà il testo presentato dai cittadini o se la maggioranza lo stravolgerà o addirittura lo sostituirà come ha già fatto con altre delibere di iniziativa popolare… alla faccia della democrazia partecipativa.
Ancora una volta: si scrive acqua, si legge democrazia
ACMOS, Assemblea NOTAV Torino e Cintura, Attac Torino, Co.Mu.Net, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Ecologia Politica, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Torino, Laboratorio Manituana, Rifiuti Zero Piemonte, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna.