ABBIAMO APPRESO
Abbiamo appreso dal giornale online della provincia di Cuneo che ieri, 16 luglio, all'interno del Consiglio provinciale, è stato affrontato l'argomento relativo al funzionamento dell'Autorità d'Ambito Idrico n.4 del Cuneese. Dall'articolo non è dato sapere quale fosse il testo della interrogazione presentata dal consigliere Varrone. Dalla risposta della presidente Gancia si evince che riguardasse il funzionamento di questa autorità, la sua organizzazione ed il motivo di così poche convocazioni: una nel 2011, nessuna nel 2012.
Vorremmo informare le 250.000 persone che in provincia di Cuneo hanno votato SI ai referendum del 2011 e le quasi 9.000 che hanno sottoscritto la richiesta di ritiro della delibera 15/2010, su come stanno effettivamente le cose.
Nella risposta la presidente ringrazia innanzitutto, per il lavoro svolto, il consulente esterno ing. Piovano che ha terminato il suo mandato. Saremmo interessati a conoscere i motivi che hanno determinato la scelta di ricorrere ad un consulente esterno, costato per due anni più di 218.000 € e se gli obiettivi fissati sono stati raggiunti. Vorremmo anche conoscere se questa cifra è stata prelevata dall'1,5% pagato dagli utenti del servizio idrico sulle bollette.
Successivamente la presidente dice che l'attuale assetto dell'A.ATO4 è determinato da legittime scelte fatte dalle amministrazioni precedenti la sua: vorremmo sapere perchè nonostante la convenzione sia ormai del 2004 e dal 2006 venga prelevata in bolletta la quota dell'1,5 % destinata al funzionamento dell'ATO, questo continui a rimanere organizzato come “settore” della provincia e non abbia assunto organizzazione autonoma.
Sempre la signora Gancia, passa poi ad informare come degli oltre 14 milioni di € incassati dal gettito tariffario dell'8% a favore delle comunità montane per l'assetto idrogeologico, ad oggi siano stati destinati poco più di 3 milioni ed imputa ciò alla mancata presentazione di progetti da parte delle stesse. Se ciò corrisponde al vero, chiediamo alle comunità montane della provincia di specificare se sui loro territori non hanno di questi problemi.
Infine la presidente afferma che attualmente non è possibile convocare l'assemblea perchè alcune realtà territoriali non hanno provveduto a nominare i loro rappresentanti in seno alla conferenza. Ci pare questa una situazione particolarmente grave: gli abitanti dei comuni e delle comunità montane inadempienti devono essere immediatamente informati del perchè di queste mancate nomine.
Ricordiamo a tutti i componenti della Conferenza dei Rappresentanti degli Enti Locali, che a norma della convenzione vigente, la richiesta di convocazione può essere anche presentata dai rappresentanti espressione di almeno 1/20 delle quote totali: possibile che non si riesca a raggiungere questo minimo?
Chiediamo infine che la Conferenza, convocata al più presto, affronti il problema legato alla applicazione degli esiti referendari del 2011 e statuisca finalmente l'apertura al pubblico delle sedute che ora avvengono a porte chiuse.
COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE
Un referente: Oreste Delfino, tel. 3201425545 mail:
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