Festa Per Acqua 2018
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Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
Tel. 388 8597492
Il 10 maggio 2018 si è tenuta la prima udienza del ricorso in appello al Tribunale Ordinario presentato da Smat contro la sentenza del Giudice di pace che ha dichiarato illegittimo il conguaglio.
La Giudice ha letto le carte ed ha deciso che l’appello presentato non è inammissibile (con ciò respingendo una delle tante eccezioni procedurali che il nostro avvocato ha sollevato) e ha fissato la prossima udienza per il 20 dicembre prossimo.
La sentenza prevedibilmente sarà nella primavera 2019.
Dati i tempi lunghi, diventa sempre più importante presentare formale richiesta di rimborso del conguaglio a Smat, prima che scadano i cinque anni di prescrizione dalla fattura contenente la prima rata del conguaglio (arrivata nel 2014).
È determinante che la richiesta di rimborso venga RICEVUTA da Smat entro i cinque anni dalla data di emissione della fattura contenente la prima rata del conguaglio.
Altrimenti, anche in caso di esito a noi favorevole del ricorso in appello, non si potrà vantare alcun diritto per essere rimborsati.
Scarica il fac-simile della richiesta e inviala subito a Smat!
Le modalità di trasmissione della lettera sono spiegate qui.
Le richieste di rimborso si possono anche consegnare a mano presso la portineria della Smat di Corso XI febbraio facendosi mettere il timbro per ricevuta sulla copia della lettera che rimane all'utente.
Se qualcuno/a vuole farsi promotore/rice della raccolta delle lettere di richiesta sul proprio territorio, noi del Comitato di Torino siamo disponibili a fare da tramite per la consegna presso gli sportelli Smat.
Se più comodo, e' possibile consegnare la lettera debitamente compilata e sottoscritta anche presso gli uffici di
Martedì e mercoledì prossimi la Commissione speciale del Senato proseguirà l'esame del decreto di proroga del mandato all'ARERA.
La Camera dei Deputati sta discutendo il decreto legge 30/2018 "Misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA)" con cui il Governo Gentiloni intende prorogare il mandato dell'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Per chi volesse approfondire segnaliamo che di seguito è pubblicata tutta la documentazione inerente questo provvedimento.
Per l’enormità dei compensi ai 5 consiglieri dell'ARERA (quasi €1.400.000 l’anno pagato con le tariffe), per la gravità delle loro scelte, per l’enorme conflitto di interessi in atto (il controllore è finanziato dal controllato), per la responsabilità sui conguagli tariffari arretrati e da ultimo poiché riteniamo che l’approvazione di una nuova norma tariffaria non possa essere in nessun caso considerata mero adempimento tecnico, bensì elemento sostanziale di rispetto del voto democratico della maggioranza assoluta del popolo italiano,
OGGETTO: "NO alla proroga, fuori l'acqua da ARERA!"