LIBERTÀ È STARE ZITTI/E?
Venerdì 3 febbraio a Torino assemblea pubblica alla Fabbrica delle E
Di fronte alle manifestazioni del dissenso che in diversi ambiti si verificano, sempre più frequente è la reazione repressiva da parte di alcuni poteri dello Stato e non solo, sia con gli strumenti della forza sia con mezzi più morbidi, utilizzati in modo eccessivo o inappropriato, con lo scopo di zittire e criminalizzare le voci critiche e fuori dal coro. Come reagire a questa palese violazione dei principi garantiti dalla nostra Costituzione? A partire da questa domanda numerose realtà torinesi hanno organizzato un incontro pubblico di confronto alla Fabbrica delle E, in corso Trapani 91/b a Torino.
In occasione della manifestazione romana per il decennale del referendum sull’acqua, è stata comminata una multa di oltre 60.000€ per affissione abusiva, francamente sproporzionata rispetto alla violazione, tale da risultare vessatoria e repressiva. Poteva andare anche peggio: nessun attivista di Acqua Bene Comune è stato colpito da un Daspo, né ha visto violare il proprio domicilio da una perquisizione delle forze dell’ordine o è stato manganellato, indagato dalla magistratura, addirittura incarcerato. Molti altri invece sì: sta diventando la norma per gli studenti, i lavoratori o gli attivisti di movimenti sociali che si trovano in posizioni confliggenti con quelle dei poteri pubblici e che vengono colpiti da provvedimenti di inconcepibile durezza per atti che un tempo avremmo considerato normale confronto politico.
Eppure, manifestare in pubblico le proprie idee è un diritto tutelato dall’articolo 17 della Costituzione, così importante da poter essere compresso solo in casi eccezionalmente gravi e per un periodo di tempo limitato. Come si concilia con l’effetto intimidatorio delle nuove forme di repressione dato da multe, querele, risarcimenti da decine di migliaia di euro, fino ad arrivare a daspo e arresti per il solo fatto di avere presenziato a una manifestazione?
C’è chiaramente una scala nella gravità della risposta repressiva, ma è possibile identificare una matrice comune nei provvedimenti di natura pecuniaria e in quelli di natura penale?
Poiché i problemi per essere affrontati e risolti, vanno conosciuti e approfonditi nelle loro origini, è stato organizzato un momento di confronto e condivisione il
3 febbraio 2022
Fabbrica delle E, Corso Trapani 91/b, Torino
apericena ore 19:30
dibattito ore 21:00
A promuovere l'iniziativa numerose realtà del territorio: Acmos, Anpi Grugliasco, Attac Torino, Comitato Acqua Pubblica Torino, Csoa Askatasuna, CUB, Extinction Rebellion, Fridays for Future, Incursioni Saporite, Mamme in piazza per la libertà di dissenso, NoTav, Si Cobas Torino, Ultima generazione
L’appello dei promotori: Se pensate che il dissenso, la critica e il conflitto non siano mali da cui preservare l’opinione pubblica ma la normalità di una democrazia sana, vi chiediamo di partecipare all’incontro, che sarà preceduto da un gustoso apericena dalle ore 19:30.
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Introduzione di Simona Bombieri (Comitato acqua pubblica Torino)
Intervento del moderatore della serata, Maurizio Pagliassotti (giornalista)
Intervento della prof.ssa Alessandra Algostino (ordinaria di Diritto costituzionale UniTO)
Intervento di Nicoletta Dosio (Movimento No TAV)
Intervento di Simone Ficicchia (Ultima Generazione)
Intervento di Nello Dal Bo' (ANPI Sezione 68 Martiri Grugliasco)
Intervento di Dana Lauriola (CSOA Askatasuna)
Intervento di Cosimo Scarinzi (CUB)
Intervento di Asia (Extinction Rebellion)
Intervento di Irene (Fridays For Future)
Intervento di Nicoletta (Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso)
Intervento di Daniele Mallamaci (S.I. Cobas)