Forum italiano dei movimenti per l’acqua

Comitato Acqua Pubblica Torino

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Comunicato Stampa

 

Acqua Pubblica nello Statuto della Provincia: un primo importante passo

che aspetta conferme

 

Il 18 Marzo 2010 il Comitato Acqua Pubblica Torino ha consegnato alla Provincia 9.564 firme di cittadini del territorio provinciale, a sostegno della delibera di iniziativa popolare per inserire nello Statuto della nostra Provincia il principio che l’acqua è un bene comune e non una merce, e che pertanto va gestita esclusivamente mediante enti o aziende pubblici.

 

Firme di persone consapevoli e determinate a informarsi, come quelle dei 350.000 cittadini che in tre settimane caso unico nella storia del Paese hanno sottoscritto i referendum promossi dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, per abrogare le norme che incoraggiano –ma ancora non obbligano– la privatizzazione.  Firme più numerose, non a caso, nei territori più pesantemente colpiti dagli effetti nefasti, già sperimentati, della privatizzazione dell’acqua, come Sicilia, Toscana, Lazio.

 

Martedì 11 Maggio scorso, il Consiglio Provinciale ha compiuto un primo importante passo.

Col voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri su un testo emendato, è stata espressa l’intenzione di recepire nello Statuto la maggior parte dei principi richiesti dai cittadini. Ma serviranno, per legge, altre due sedute con il voto della maggioranza assoluta dei Consiglieri per poter dichiarare approvata la delibera.

E’ il segno che un grande lavoro culturale fatto dai movimenti porta finalmente frutto, se il principale partito rappresentato in Consiglio afferma a chiare lettere la convinzione che l’acqua è un bene comune che non deve avere rilevanza economica”.

Certo, ci rammarichiamo che una tale conquista civile non sia patrimonio comune del Consiglio mediante un voto unanime: l’opposizione, dopo aver lodato il parere degli uffici, ha deciso di non partecipare al voto.

 

Valutiamo inoltre un’importante occasione persa la non condivisione del principio del quantitativo minimo vitale gratuito (stimato dall’OMS in 50 litri al giorno, non più di una doccia), come diritto inalienabile della persona effettivamente garantito. Questo nobile principio, facile da rendere concreto mediante aumento delle tariffe per certi voraci consumatori d’acqua, è ben diverso dalle –pur utili– agevolazioni per le fasce a bassissimo reddito, che purtroppo si applicano anche a chi non dichiara il proprio reddito reale. Ma se l’Uruguay è arrivato a mettere il diritto all’acqua nella Costituzione, perché non possiamo riuscirci anche qui?

 

Mentre la campagna referendaria continua a sommergere di firme il decreto Ronchi, con cui si pensava di privatizzare l’acqua “alla chetichella”, è importante compiere gli ultimi due passi decisivi per approvare la modifica dello Statuto Provinciale.

Per questo chiediamo la presenza e la compattezza, almeno di tutti i Consiglieri di Maggioranza, nel sostenere il testo in votazione, portando così la Provincia di Torino sulla strada di Parigi, della Puglia, dei Comuni di Venezia e Torino.

 

Il Comitato Acqua Pubblica Torino continuerà ad aggiornare i cittadini mediante gli organi di stampa, i tavoli di raccolta firme per il referendum e il sito www.acquapubblicatorino.org

Per la prossima discussione in Consiglio della delibera, Martedì 18 Maggio prossimo, invitiamo fin d'ora i cittadini a unirsi a noi per seguire da vicino le scelte di coloro che sono stati eletti per rappresentarli.

 

Torino, 14 Maggio 2010

Il Comitato Acqua Pubblica Torino

Riferimenti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

               Francesco Nannetti           349 4558 923          

                Andrea Sacco                   348 5105 164

                Andrea Sunseri                 347 6979 498