Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
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Sintesi dell’ intervento del Sindaco del Comune di Busano (To) GB CHIONO
Coordinamento dei Comuni ABC - Acqua Bene Comune
all’Assemblea dei soci SMAT del 28 giugno 2017 a Castiglione Torinese
Il bilancio SMAT 2016 registra un incremento dell’utile pari all’11,82% sull’anno precedente. Rispetto al 2010 l’utile è cresciuto di oltre il 260% (da 17 mln. a 61,5 mln.) .
L’aumento degli utili è stato determinato in questi anni da un costante lievitare della tariffa che invece di premiare il risparmio idrico lo ha punito!
I dati ricavati dagli stessi bilanci SMAT dimostrano che nell’ultimo decennio, dal 2007 al 2016, gli utenti sono aumentati e i consumi sono diminuiti
- nel 2007 le utenze domestiche erano 269.244 e il consumo pro capite era attestato sui 207 litri/ab/giorno
- nel 2016 gli utenti sono aumentati a 326.365 e il loro consumo domestico pro-capite è sceso a 174 litri/ab/giorno.
Perché non valorizzare e premiare questi comportamenti virtuosi dei nostri concittadini? E non penalizzare con tariffe più alte, in funzione degli utili, la crescita della loro coscienza ecologica e ambientale che risparmia una risorsa preziosa e limitata come l’acqua!
Non una parola in merito nei documenti che sono oggi al nostro esame.
Non una parola sulle perdite di rete che per ammissione della stessa SMAT e di ATO3 ammontano a 92.460.287 m³ pari a circa il 27,4% del volume totale d’acqua prelevato.
Non una parola sull’insufficiente installazione del misuratori di captazione che evitano di prelevare acqua in eccesso rispetto al fabbisogno.
Per un’azienda finalizzata al profitto, come ogni società per azioni, queste sono spese da evitare il più possibile perchè riducono gli utili, alla faccia delle parole vuote sulla tutela della risorsa idrica e dell’ambiente.
Ecco perché dobbiamo prendere in seria considerazione la trasformazione di SMAT in Azienda speciale consortile di diritto pubblico senza scopo di lucro. Che realizza l’equilibrio di bilancio applicando il principio europeo e nazionale della copertura totale dei costi (full cost recovery) attraverso la tariffa che non deve quindi comprendere, come ora, il profitto sull’acqua Bene Comune.
Una trasformazione che consente di rispondere efficacemente alla crisi idrica che sta colpendo il nostro paese:
- prelevare soltanto l’acqua che serve all’utenza e non al profitto,
- investire prioritariamente nella riduzione delle perdite di rete
Questo deve essere il mandato che i nostri Comuni danno al nuovo Consiglio di Amministrazione di SMAT.
Rispetto agli investimenti previsti dal Piano d’Ambito, stimati in 93 mln. per il 2016, risultano realizzati solo per 76 mln, inferiori del -22% al preventivato.
Viene proposta una distribuzione di dividendi ai soci pari a 11,7 mln. Va detto peraltro che a questa cifra va aggiunto l’equivalente della riduzione del 50% delle tariffe sulle utenze municipali e provinciali che ammonta a 5,8 mln e che di fatto costituisce un dividendo indiretto, incrementando quello ufficiale di oltre il 50%.
Ma va anche detto chiaramente che parecchi Comuni non sono in grado di spendere gli 11,7 milioni di dividendi distribuiti ai soci “per la promozione di attività di tutela ambientale con particolare riferimento alla risorsa idrica” (vedi Convenzione Soci SMAT EX Art. 30 TUEL) . I tagli governativi ai bilanci comunali impediscono le assunzioni e manca il personale necessario alla bisogna.
Dovremmo chiedere alla Città Metropolitana di darci una mano in questo senso.
In merito al prestito obbligazionario perfezionato nei primi mesi del 2017 e autorizzato dalla maggioranza di questa assemblea l’anno scorso, chiedo risposta alle seguenti domande:
- qual è la convenienza dell’operazione in termini di risparmio sul costo della provvista? La cedola pagata (1,95%) non pare essere vantaggiosa rispetto all’attuale costo dei finanziamenti bancari.
- Come è normato il rimborso dell’operazione, con particolare riferimento alla possibilità di estinzione anticipata e alle eventuali penalità collegate?
- Quali sono stati i costi di consulenza (advisor) connessi all’emissione e all’obbligo di predisporre il bilancio secondo i principi contabili internazionali?
- A quanto ammonta l’onere effettivo della Società di Revisione, previsto in 760.000 euro per i 9 anni di vigenza dell’incarico?
- Sia in termini di trasparenza che di possibili costi nel caso si verificasse l’eventualità, come può essere valutata positivamente un’operazione che allontana dal territorio la gestione delle controversie, stabilendone la competenza nel foro di Dublino?
Crisi idrica : un suggerimento derivante dall’esperienza positiva realizzata nel mio Comune, rivolto soprattutto ai Comuni di pianura che non hanno molta acqua a portata di mano: realizzare piccoli invasi per la raccolta dell’acqua piovana e, in presenza di un modesto dislivello, anche delle piccole centraline che dalla vendita dell’energia prodotta ricaverebbero la copertura dei costi della loro manutenzione.
Castiglione Torinese, 28 giugno 2017