Amministratori non dilapidatori
Il bene comune più prezioso è l’acqua, senza il quale non c’è vita.
La legge conferisce al Consiglio comunale di Torino il potere di governo del Servizio Idrico e di controllo sulla SMAT, l’Azienda che lo gestisce, controllo analogo a quello esercitato sugli uffici comunali.
Ma i nostri amministratori comunali non adempiono a questi compiti:
- lasciano che la rete idrica SMAT sprechi oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua l’anno dalla fonte di prelievo al contatore (dal contatore al rubinetto la responsabilità è dell’utente)
- non chiedono a SMAT un piano di sostituzione delle tubature obsolete (alcune risalgono a fine ‘800) e accettano invece che spenda 120 milioni di euro in congegni elettronici per individuare le perdite che ci sono già
- consentono l’esternalizzazione della progettazione non solo preliminare ma anche definitiva ed esecutiva delle opere idriche, rinunciando a un grande patrimonio di conoscenze e competenze interne a SMAT
- si fanno scudo del fatto che il metodo tariffario è definito da Arera, ma sono i Sindaci in seno all’ATO che devono approvare la tariffa. Proprio i Sindaci hanno il dovere, all’interno del quadro definito da Arera, di non tenere conto di quelle voci discrezionali come il conguaglio per acqua non consumata, la morosità colpevole, gli oneri finanziari che non costituiscono i costi del servizio previsti dalle leggi italiane ed europee. Più elevate sono le voci discrezionali, più aumentano le tariffe e più aumenta l’utile per il gestore!
- non si chiedono perché a Milano il costo di 150 mc d’acqua all’anno è di € 160,13 (il più basso d’Italia) mentre a Torino è di oltre il doppio: € 382,71. (Federconsumatori “XVI indagine nazionale sulle tariffe del Servizio Idrico Integrato 2024” del 4 febbraio 2025.)
Da anni il movimento dell’acqua di Torino sollecita gli amministratori comunali a intervenire. Da ultimo si è sostituito a loro e assieme ad altri movimenti e gruppi di base, utilizzando lo strumento di partecipazione della delibera di iniziativa popolare, ha raccolto migliaia di firme di cittadini per indirizzare SMAT a risolvere i problemi sopra citati. Ma l’iter è quanto mai lungo e inconcludente.
Il Comune di Torino ha bisogno di un sindaco, assessori e consiglieri volonterosi e competenti, con una visione sul futuro della città, non di burocrati che, limitandosi a gestire stancamente il presente, finiranno per dilapidare il Bene Comune Acqua.
ACMOS, Assemblea NOTAV Torino e Cintura, Attac Torino, Co.Mu.Net, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Ecologia Politica, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Torino, Laboratorio Manituana, Rifiuti Zero Piemonte, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna
Contatti: Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino –