Spreco idrico: la politica dello struzzo
È noto e risaputo che l’acquedotto SMAT S.p.A. perde ogni anno il 34% all’anno dell’acqua prelevata. Esempio:
Anno 2021 – intero ambito torinese
- 305.152.259 mc di acqua prelevata dall'ambiente;
- 201.454.818 mc di acqua consumata/utilizzata;
- 103.697.441 mc di perdite totali di acqua, pari quindi al 34% della quantità prelevata.
Uno spreco idrico enorme in tempi in cui la crisi climatica dovrebbe indurre alla cura e al risparmio della risorsa idrica.
La causa principale è l’obsolescenza della rete idrica di SMAT S.p.A. che risale agli anni del dopoguerra, che si estende per oltre 15.200 km. e che è necessario e urgente sostituire con ingenti investimenti. Ma questi costano e riducono gli utili, e quindi i profitti da distribuire ai soci azionisti. Infatti SMAT S.p.A. è un’azienda di diritto privato, a scopo di lucro, anche se i soci sono pubblici: tutti i nostri Comuni, a partire da Comune di Torino che detiene il 63,53% del capitale azionario.
E pur di incassare la sua quota di profitti, il Comune di Torino socio di maggioranza assoluta, si guarda bene dal praticare i principi proclamati ad alta voce di contrasto al cambiamento climatica e allo spreco dell’acqua.
Anche quest’anno in sede di Bilancio di Previsione 2024-2026, l’assessora all’Ambiente e il Consiglio comunale hanno messo la testa sotto la sabbia, prescrivendo blandamente a SMAT di “ridurre il volume di perdite in linea e seguendo le direttive di ARERA”[1]: l’Agenzia nazionale che raggruppa le grandi Aziende Multiservizi, secondo la quale l’attuale spreco idrico/annuo del 34% dovrà essere ridotto al 25% fra 22 anni!
Era già poco promettente il programma degli interventi per gli anni 2020-2023, che destinava solo il 2% degli investimenti alla riduzione dello spreco idrico. Quanto di questo già scarno 2% è stato realizzato?
Ma non è questa la priorità dei nostri amministratori comunali, che sembrano invece preoccupati dalle inadempienze contabili di SMAT S.p.A. alla quale prescrivono di mettere a disposizione, immediatamente dopo l’approvazione (sic!), i documenti di Budget, revisioni, consuntivazioni trimestrali e semestrali, rendicontazione trimestrale della spesa per utenze… da presentare al Comune entro il mese successivo alla scadenza del trimestre, fino al rendiconto delle spese di rappresentanza…e delle consulenze …
Giusto pretendere efficienza e trasparenza amministrativa, ma quel che manca da anni è un indirizzo di governo della risorsa idrica.
Hanno dovuto pensarci oltre 2000 cittadini/e torinesi che si sono sostituiti ai consiglieri Comunali impegnandoli a discutere e votare la proposta di deliberazione di iniziativa popolare contenente gli indirizzi strategici di governo dell’acqua a partire da un piano di sostituzione della rete idrica a salvaguardia del più essenziale dei Beni Comuni, il potenziamento delle professionalità interne all’azienda e l’impiego degli utili a bilancio per la riduzione della tariffa.
Lo struzzo non potrà più nascondere la testa nella sabbia di ARERA
Torino, 4 gennaio 2024
[1] DUP - https://servizi.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=A-P202333143:110722 , pag. 72