ATO3 - Grave, ingiusto e inaccettabile l'aumento delle tariffe dell'acqua
ATO3 - Grave, ingiusto e inaccettabile l'aumento delle tariffe dell'acqua
Leggi il documento del 12 febbraio 2010
Leggi il documento del 12 febbraio 2010
Approvata la delibera d’iniziativa popolare per l’Acqua Pubblica!
L’8 febbraio, subito dopo il voto favorevole del Consiglio comunale di Torino, abbiamo espresso “moderata soddisfazione” per quel risultato. Perché questa prudenza?
Altri avrebbero cantato vittoria senza esitare, noi preferiamo una valutazione seria, scrupolosamente aderente ai fatti. Ci impegniamo ad analizzare con precisione l’efficacia giuridica della modifica introdotta nello statuto e la metteremo a disposizione quando sarà pronta e affidabile. Non abbiamo mai diffuso, né diffonderemo in futuro, documentazione imprecisa o raffazzonata.
La delibera di iniziativa popolare è stata approvata dal Consiglio Comunale con alcuni emendamenti. Prima di entrare nel merito di questi emendamenti occorre, però, dare una valutazione generale su l’intera vicenda e il suo esito.
Per la prima volta in Italia una grande Città afferma, nel proprio Statuto che l’acqua è un bene comune e deve essere gestita totalmente da soggetti pubblici che perseguano esclusivamente il pubblico interesse (il pubblico bene come si diceva un tempo), senza alcun fine di lucro.
Si afferma, in sostanza che l’acqua NON è una merce!
Leggi tutto il comunicato.
Qui il testo della delibera come proposto dal Comitato e firmato dai 12.000 cittadini [pdf 89 kb].
Qui il testo definitivo della delibera approvato dal Consiglio Comunale[pdf 50 kb].
Qui il dettaglio delle votazioni in Consiglio Comunale.
per sollecitare il Consiglio comunale ad approvare la delibera d’iniziativa popolare, firmata da oltre 12.000 cittadini torinesi, per inserire nello Statuto della Città il principio che l'acqua è un bene comune da gestire senza scopo di lucro.
Con la partecipazione di Associazioni e Artisti per l'acqua: Bandakadabra, Daniele Contardo, Interezza, Ilio Amisano, Gabriele Ferrero, Maurizio Bertani, Vincenzo Gioanola e molti altri musicisti popolari provenienti da formazioni e associazioni tra cui La Lionetta, I Suonamboli, Li Sounalhè, ArteMotiva.
Scarica la locandina [pdf 168 kb]
Guarda le immagini nella galleria fotografica.
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La battaglia non si ferma: andremo avanti nei territori e a livello nazionale
Modifiche all'art. 23 bis della legge 133/2008 con Decreto-Legge 25 settembre 2009, n. 135
L'art. 15 del decreto legge 25 settembre 2009 n. 135 "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunita' europee" (GU n. 223 del 25-9-2009), modifica l'art. 23 bis della legge 133/2008.
Testo dell'articolo 23 bis modificato: scarica file [pdf 40 kb]
Considerazioni di:
Alex Zanotelli scarica file [pdf 55 kb]
Corrado Oddi scarica file [pdf 38 kb]
Marco Bersani scarica file [pdf 22 kb]
Il 18 giugno 09 il Comitato Acqua Pubblica di Torino ha consegnato al Comune 12.085 firme di cittadini torinesi a sostegno della deliberazione di iniziativa popolare per inserire nello Statuto della nostra città il principio che l’acqua è un bene comune e non una merce, e che pertanto:
- il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro,
- la proprietà della rete di acquedotto e distribuzione è pubblica e inalienabile,
- la gestione è attuata esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubbliche,
- a ogni cittadino è assicurato gratuitamente un quantitativo minimo vitale d’acqua al giorno.
È in corso anche la raccolta firme per la presentazione di un’analoga proposta di modifica dello Statuto della Provincia di Torino, ente che ha una parte importante nelle scelte sulla gestione delle risorse idriche.
Crediamo che non esista un precedente di così vasto coinvolgimento popolare alla politica istituzionale nella nostra città. I torinesi si sono avvalsi degli strumenti di partecipazione previsti dal Regolamento comunale che stabilisce in almeno 5000 le firme necessarie, da raccogliere in quattro mesi, per presentare una deliberazione di iniziativa popolare. Averne raccolte più del doppio, senza neppure arrivare alla scadenza dei termini, è segno della diffusa sensibilità civica verso un bene comune come l’acqua, e di volontà comune che la sua proprietà e gestione siano pubbliche.
I 4 mesi di raccolta firme sono stati una grande occasione di dialogo e confronto: ai tavoli raccolta firme il sabato e domenica in Piazza San Carlo e in via Garibaldi, si sono aggiunti i luoghi più disparati: dai marciapiedi di fronte a grandi aziende, ai mercati rionali, ai parchi. ai circoli culturali e ricreativi, alle botteghe del commercio equo e solidale, ai singoli cittadini/e che si sono autonomamente attivati per sostenere l’obiettivo comune: ritornare alla gestione del nostro acquedotto con un’azienda di diritto pubblico. Questa è la garanzia, anche per il futuro, che la nostra azienda idrica non venga ceduta né in tutto né in parte ai privati .
Tocca ora al Consiglio Comunale e ai Consigli di Circoscrizione prendere atto della volontà popolare e quindi approvare la deliberazione nel testo proposto.
Il Comitato Acqua Pubblica Torino seguirà passo passo l’iter della deliberazione e ne terrà al corrente i cittadini nelle forme già sperimentate con i tavoli raccolta firme. Si è infatti dimostrato che malgrado il silenzio dei grandi organi d’informazione sulla nostra iniziativa, le notizie hanno circolato diffusamente in città grazie ai mezzi elettronici, potenti amplificatori del passa parola e della volontà di partecipazione dei torinesi.
Comitato Acqua Pubblica Torino