Il Comitato Acqua Pubblica Torino è felice, fiero, sollevato, soddisfatto di dichiarare chiusa la raccolta fondi denominata SOS113 Emergenza Diritti (*).
Dopo quasi 2 anni i 32.500 euro di spese legali comminati da Tar e Consiglio di Stato per aver difeso i servizi pubblici torinesi, sono stati raccolti.
Finalmente possiamo respirare più liberamente! Grazie a tutti/e coloro che hanno contribuito.
Ci avete aiutati non solo dal punto di vista economico ma ci avete anche permesso di superare l’effetto depressivo di una sentenza che vuole i cittadini sottomessi di fronte alle leggi di mercato, e la sensazione di impotenza derivante dal renderci conto dell’inaccessibilità della giustizia per i Quivis de Populo, gente comune (così ci hanno definito i giudici).
Resta forse da superare l’irritazione provata verso i giuristi che - salvo splendide eccezioni – ci hanno guardato con compassione dicendo “ma perché non avete fatto ricorso tramite un’associazione di consumatori? Almeno vi avrebbero riconosciuta la legittimazione ad agire” …è così difficile far passare il concetto che siamo cittadini con dei diritti da far valere e non consumatori che pagano per le merci di cui necessitano?
Grazie all’affetto e alla solidarietà ricevuta abbiamo resistito e siamo ancora in piedi…tant’è che non smetteremo di chiedervi oboli per la causa: i referendum del 2011 hanno indicato la strada verso un altro mondo possibile, e sebbene la nostra pratica politica sia imperfetta e ci esponga talvolta a subire batoste, non cesseremo di percorrerla.
Abbiamo un programma per il 2016 pieno di iniziative (anche legali…ARGH!)!!!!
Un grande abbraccio a tutti voi amici, grazie di cuore!
(*) Perché 113? A questo punto dovreste saperlo! E’ l’articolo della Costituzione che ci avrebbe tutelato nei confronti delle scellerate decisioni del Comune di Torino…se solo il tribunale lo avesse preso in considerazione