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Forum italiano dei movimenti per l'acqua

Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

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Elezioni del Consiglio Metropolmontano

Il 9 ottobre Sindaci e Consiglieri comunali dell'ex provincia di Torino saranno chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio metropolitano.

Il sistema elettorale architettato dalla legge Delrio 56/2014 che ha istituito le città metropolitane è fortemente sbilanciato: anticipando la riforma Madia, i piccoli comuni scompaiono sotto il peso della città capoluogo, il cui Sindaco peraltro diventa per legge anche Sindaco metropolitano.

Eppure le competenze della Città metropolitana sono strategiche proprio per quei servizi a rete che interessano l'intero territorio travalicando i confini dei singoli comuni: il servizio idrico integrato, la raccolta dei rifiuti, i trasporti.

Sulla gestione di questi servizi spesso ha prevalso il peso politico del comune capoluogo attraendo su di sé il grosso dei sempre più scarsi investimenti, dimenticando che il territorio della Città metropolitana di Torino, a discapito del nome, è per oltre la metà montano, caratterizzato da vaste superfici spesso impervie, poco popolate ma ricche di risorse naturali, acqua, foreste, biodiversità, paesaggio, dalle quali la qualità della vita del capoluogo stesso dipende.

Il Comitato Acqua pubblica Torino auspica che i Sindaci e i Consiglieri comunali chiamati alle urne il 9 ottobre scelgano di esprimersi per un Consiglio metropolitano consapevole che le grandi sfide che ci attendono possono essere affrontate solo riconoscendo, anche attraverso l’elezione diretta del Sindaco metropolitano, il giusto ruolo dei piccoli comuni, piccoli per popolazione ma non certo per superficie e risorse. Piccoli comuni che devono essere resi in grado di garantire la tutela del territorio attraverso una attenta gestione finalizzata alla custodia per le generazioni future delle risorse naturali sempre più minacciate dalla speculazione finanziaria e di conseguenza sempre più strategiche, come l'acqua.

Combattere lo spreco idrico alla fonte monitorando i prelievi, tutelare la qualità dell'acqua, garantire l'accesso a tutti al quantitativo minimo vitale garantito, impedire che sulla gestione dell'acqua vengano realizzati profitti e speculazioni, garantire che i proventi delle tariffe del servizio idrico integrato siano utilizzati esclusivamente per migliorare il servizio stesso, queste sono le priorità che ci aspettiamo vengano poste all'ordine del giorno dell'agenda politica della nuova Amministrazione metropolmontana.


Perché si scrive acqua, si legge democrazia.

Torino, Settembre 2016