Roma non si vende! Fermiamo l'emendamento Lanzillotta
Un atto gravissimo è accaduto ieri nella commissione bilancio del Senato, con l'approvazione dell'emendamento presentato dalla Lanzillotta sul decreto “Salva-Roma”.
La prode privatizzatrice, infatti, ha presentato una modifica con la quale vincola i soldi per il Bilancio di Roma alla privatizzazione delle aziende pubbliche e al licenziamento per le aziende in perdita. Neanche nei sogni più reconditi della Thatcher si sarebbe arrivato a tanto.
Cosa ancora più grave è il sostegno a questo emendamento del Movimento 5 stelle, che si è sempre dichiarato a favore dell'acqua come bene comune e della difesa dei servizi pubblici. Sappiano i rappresentati pentastellati che non c'è nessuna indulgenza per loro se non interverranno immediatamente a rivedere questa assurda scelta.
Questa che è stata votata in commissione, non solo è l'ennesimo tradimento della volontà popolare, ma un vero e proprio atto di guerra al movimento per l'acqua e per i beni comuni.
La scelta di come investire le risorse, come gestire i beni comuni, come intendere le garanzie sociali costituisce la prospettiva futura della nostra città e, in generale, delle nostre vite.
Chi pensa di poter impunemente giocare una partita sporca all'interno dei palazzi del potere, ed imporre le proprie visioni ideologiche, sbaglia di grosso.
Questo riguarda anche l'Amministrazione Capitolina a partire dal Sindaco Marino.
Il nostro obiettivo sarà il ritiro totale dell'emendamento, senza nessuna esclusione.
Il movimento dell'acqua sarà in prima fila per opporsi a questa manovra e lo farà come sempre nelle strade e nelle piazze, con i cittadini e le cittadine, perché è questione di democrazia ed è una questione di futuro.
Lo faremo con i movimenti sociali e i lavoratori e le lavoratrici delle aziende pubbliche, che difendono e rivendicano i diritti che devono essere garantiti per tutti e tutte.
Come lo abbiamo fatto contro Alemanno, lo faremo con determinazione anche in questo caso dicendo: “l'acqua non si vende, l'acqua si difende”.
Roma, 18 Dicembre 2013.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica