Forum italiano dei movimenti per l'acqua Comitato Acqua Pubblica Torino c/o Arci - Via Mantova 34 - 10153 Torino
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Il Comitato Acqua Pubblica Torino non si identifica né può essere accomunato
ad alcuna lista elettorale regionale
Il Comitato Acqua Pubblica Torino è stato invitato a partecipare alle prime riunioni per valutare su quali basi e con quali modalità costituire, in vista delle prossime elezioni regionali, una lista alternativa a quelle del centro-destra, centro-sinistra, Movimento 5 Stelle e - inserendosi nella scia aperta dalla Lista Tsipras (L’altra Europa) - rappresentare le istanze emerse in questi anni dalle battaglie dei movimenti per la difesa della Costituzione, del territorio, per una corretta gestione dei rifiuti, per la sanità, i trasporti pubblici e, in genere, i beni comuni.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua – di cui il Comitato fa parte integrante - da tempo riconosce il profondo degrado della democrazia e della legalità che caratterizza questa fase storica nel nostro Paese, con una crisi economica dalle devastanti conseguenze sociali e una classe dirigente che, per malafede o per inadeguatezza culturale, continua a prendere decisioni che questo contesto non potranno che aggravare.
A cercare di contrastare questa deriva, da anni operano sul territorio movimenti che hanno per protagoniste persone che provengono da storie diverse, che mettono al servizio di un'idea tempo, intelligenza, energie fisiche, e che cercano (e a volte ottengono, come insegna l’esperienza referendaria) di conquistare il consenso della più ampia platea possibile, al di là di angusti steccati ideologici.
In queste esperienze vi è una visione alternativa a quella dominante, e ha quali elementi cardine la costruzione di una società fondata sui beni comuni e non sul profitto di pochi, sulla partecipazione popolare, sul rispetto dei diritti e sulla concreta possibilità di esercitarli, su un popolo di cittadini e non di sudditi. Elementi che non sono vuote enunciazioni di principio, perché vogliono essere supportati dalla condivisione dei contenuti, da una costante elaborazione culturale, dall'individuazione chiara di problemi e cause, dallo studio e dalla proposta di soluzioni concrete, dalla credibilità derivante dalla pratica politica portata avanti in questi anni.
Questa impostazione ci fa valutare con perplessità l’iniziativa in corso.
Riconoscendo l’importanza di unire soggettività diverse, con un percorso che nasca dal basso, riteniamo che la definizione consensuale di un progetto che non sia un manifesto elettorale richieda tempi adeguati , ed una prospettiva quantomeno di medio periodo. Va infatti elaborato un programma che, avendo come protagonisti i movimenti e le associazioni, coinvolga i cittadini sui concreti problemi che impattano sulla loro vita quotidiana, costruendo insieme le possibili soluzioni, avendo come base di partenza quegli elementi cardine di cui si è detto.
Realizzare tutto questo nel breve spazio che intercorre da qui alle prossime elezioni regionali ci pare francamente poco credibile.
Considerato quanto sopra, non abbiamo ritenuto utile né opportuno partecipare alle attività per la definizione della lista (simbolo, candidature, ecc..).
Abbiamo dato invece la disponibilità a partecipare al dibattito sul programma, dando il contributo che deriva dalla nostra esperienza di questi anni, nell’ottica però di iniziare un percorso che abbia le caratteristiche sopra esposte e che guardi, quindi, non tanto alla scadenza elettorale immediata ma a tempi che consentano di realizzare un progetto che parta dal basso, senza alcuna etichettatura, e che trovi nella condivisione di idee e azioni basi solide per costituire una reale e credibile alternativa.
Torino, 1 aprile 2014