Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
Tel. 388 8597492
Ai Sindaci dei Comuni membri di ATO3 torinese.
Signor Sindaco,
ci chiediamo se Ella sia stato informato e abbia preso visione della deliberazione n. 692 approvata all’unanimità dei presenti e votanti nella seduta dell’ATO3 torinese del 26 giugno 2018.
Ci permettiamo infatti di ricordarle che la Convenzione ATO3 del Giugno 1998, sottoscritta dai Comuni aderenti all’ATO3, stabilisce tra l’altro che essi devono essere non solo informati in merito al funzionamento e ai programmi dell’Autorità (Art. 16) ma anche consultati sulle deliberazioni più rilevanti, quali ad esempio la determinazione delle tariffe (Artt. 19) con la precisazione che “Dell’avvenuta consultazione dovrà essere data informazione in sede deliberante”.
Abbiamo constatato che nessun accenno a tale consultazione è contenuto nella deliberazione n. 692 in oggetto e ci chiediamo perciò se Ella sia consapevole che, anche a nome Suo, è stato approvato quanto segue
- Gli investimenti realizzati da SMAT negli anni 2016-2017 sono inferiori del -17% rispetto a quelli programmati dal Piano d’Ambito dell’ATO3. Forse perché nulla è stato fatto per ridurre lo spreco idrico?
- Tali investimenti sono stati coperti dalla tariffa, senza bisogno per SMAT di ricorrere “al finanziamento oneroso di terzi…” sic!
A che cosa è servito allora il prestito obbligazionario di € 135 milioni, lanciato da SMAT sul mercato di Dublino? Per non parlare dei costi degli advisor, dell’intera procedura finanziaria e dei nuovi e più complessi criteri internazionali a presidio della redazione del bilancio. - I circa € 20 + 20 milioni di investimenti programmati ma non effettuati sono stati sicuramente compresi nel calcolo degli oneri finanziari caricati nella tariffa alla voce “costo degli oneri finanziari” sotto la quale ARERA ha ripristinato i profitti sull’acqua che erano stati abrogati dal Referendum 2011.
La delibera in oggetto impone quindi agli utenti di pagare a SMAT la percentuale di remunerazione (circa il 6%) anche di quella parte di capitale che non ha investito. - Scandalosa la previsione di nuovi conguagli della tariffa per € 90 milioni distribuiti nel periodo 2016-2019
La pratica dei cosiddetti “conguagli”, avallata da ARERA, dà per scontato l’inaffidabilità del Piano d’Ambito, del Piano Finanziario e del Piano degli Investimenti di ATO3: comunque vadano le cose l’equilibrio di bilancio di SMAT viene assicurato “a piè di lista” secondo le deprecate pratiche della finanza allegra che ha portato all’enorme debito pubblico del nostro Paese.
Ci chiediamo come sia possibile che i Sindaci dei nostri Comuni, che sono tra i primi a pagare gli effetti deleteri del debito pubblico, possano consentire a tanto! E a un così consistente aggravio della tariffa a carico dei cittadini amministrati. - Che merito c’è a fare utili in questo modo? Spremendo semplicemente le tasche degli utenti senza riuscire nemmeno a investire tutti soldi di cui si dispone? Ricordiamo che il totale degli utili SMAT per gli anni 2011-2017 ha raggiunto i € 386.816.000.
- Ma un utile netto inammissibile, ingiusto e truffaldino viene realizzato sulla morosità (colpevole e incolpevole). ARERA ha proposto di far pagare agli altri l’inadempienza di alcuni tramite una percentuale fissa ….. dei ricavi annui di SMAT.
Un confronto con i dati di bilancio SMAT rivela però che la morosità effettiva è ben più bassa di quanto calcolato forfettariamente e caricato in tariffa nella Delibera in oggetto.
Signor Sindaco,
Le abbiamo elencato solo alcuni dei più importanti elementi negativi che caratterizzano la deliberazione ATO3 n. 692 del 26 giugno 2018, approvata anche a suo nome, e che ci fanno dire che LA TARIFFA SMAT È UN IMBROGLIO.
Per porvi fine deve solo applicare la legge e la Convenzione del 1998 sottoscritta anche dal Suo Comune. Confidiamo che se ne voglia avvalere e in tal caso ci dichiariamo a Sua disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento.
Con i migliori saluti
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino