30 settembre 2018 - Ancora sulla tariffa dell’acqua
Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
Tel. 388 8597492
Ai Sindaci dei Comuni membri di ATO3
Cc: Cav. Antonio Massa, Presidente di ATO3
Dott. Giannetto Massazza, Direttore Generale di ATO3
Rappresentanti delle AO e CM nella Conferenza ATO3
Ancora sulla tariffa dell’acqua
Ci rivolgiamo direttamente a tutti i Sindaci destinatari della mail che ATO3 ha inviato il 5 settembre scorso, e siamo veramente dispiaciuti di non essere ancora riusciti a convincere il Presidente e il Direttore che il nostro atteggiamento nei confronti loro e della Conferenza dell’ATO3 non s’ispira affatto alla conflittualità, al contrario: il nostro intento è collaborativo per una gestione efficiente, trasparente e partecipativa del Servizio Idrico Integrato torinese.
Si veda ad esempio il nostro sostegno alla presa di posizione del Presidente ATO3 del 3 maggio scorso molto critica nei confronti di ARERA. Infatti concordiamo sulla necessità di avere regole omogenee a livello nazionale per la gestione del SII. Si deve però ammettere la totale inadempienza di ARERA su questo versante. Basti guardare alla quantità ed eterogeneità delle gestioni del SII nel nostro paese: altro che gestore unico per ogni singolo ATO!
Ci chiediamo perciò su quali basi, nella suddetta mail del 5 settembre, il Presidente e il Direttore di ATO3 possano attribuire ad ARERA “una marcata e positiva azione di omogeneizzazione delle regole a livello nazionale” .
Se omogeneizzazione c’è stata, essa riguarda unicamente il Metodo tariffario, con le cadenze temporali citate. Ma è proprio su questo che vertono le nostre critiche radicali perché le regole imposte da Arera agli ATO
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tradiscono la volontà popolare espressa nel Referendum del 2011 che ha cancellato il profitto dall’acqua e che ARERA ha invece reintrodotto in tariffa sotto il nome di “oneri finanziari”
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espropriano i Comuni del potere di governo del SII
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impongono un Metodo tariffario opaco, ingiusto ed eccessivamente oneroso per gli utenti.
Per questo abbiamo lanciato una campagna nazionale per lo scioglimento di Arera e il ritorno delle sue competenze al Ministero per l’Ambiente, con beneficio anche dei conti pubblici, v. http://www.acquabenecomune.org/attivita/campagne/stop-arera.
Nella sua lettera, Ato3 contesta i dati da noi segnalati, senza entrare nel merito. E’ invece a nostro avviso quanto mai necessario approfondirli. A questo mira la nostra richiesta di incontro per un chiarimento che ponga fine alle spiacevoli polemiche in corso, come quella di aver usato l’aggettivo “nuovi” conguagli, quando esso qualifica semplicemente la componente del “Nuovo Metodo Tariffario” che li introduce in tariffa.
Arera infatti ha autorizzato non solo il conguaglio di minori o maggiori costi preventivati rispetto a quelli realmente sostenuti, ma anche il deprecabile addebito dei minori consumi effettivi d’acqua rispetto a quelli preventivati, come meglio chiarito di seguito e che rappresentano la parte più consistente del conguaglio stesso. Confermiamo che esso ammonta complessivamente a oltre 90 milioni di euro addebitati agli utenti per il periodo 2016-2019, e non solo ai € 267 000 citati nella mail di ATO3 che rappresentano solo il conguaglio…del conguaglio, v. più sotto (cfr. ATO3, determina 210 di Ottobre 2016 che corregge la 116 dello stesso anno).
Sappiamo bene che la maggiore responsabilità pesa su ARERA e la nostra critica precisa e puntuale necessita però di entrare nel merito dei meccanismi di calcolo.