COMUNICATO STAMPA
Ministro Clini, non si scherza con la democrazia!
Nell’incontro che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha avuto con il Ministro Clini lo scorso 23 febbraio, il Ministro si era impegnato ad intervenire presso l’Authority dell’Energia e del Gas affinché fosse tolta da subito la remunerazione del capitale dalle bollette e ad avviare un confronto, con il Forum stesso, sul finanziamento del servizio idrico e sull'adeguamento della tariffa agli esiti referendari.
Dobbiamo constatare che tali impegni sono nei fatti già disattesi. Il ministro ha effettivamente scritto una lettera all’Authority affinché togliesse il 7% della remunerazione del capitale, ma l’Authority ha risposto che sta studiando il futuro metodo tariffario. Siamo al classico gioco delle parti oppure il ministro non ha neanche l’ “autorità” per farsi dar retta da un soggetto le cui funzioni dovrebbero essere stabilite dal ministero stesso? In più, nonostante le numerose sollecitazioni da noi compiute, il ministro non ha “avuto tempo” per avviare il confronto su cui si era convenuto.
Il ministro deve sapere che non siamo intenzionati ad accettare ulteriori atteggiamenti dilatori e che i cittadini italiani aspettano che sia dato corso agli esiti referendari dopo 8 mesi in cui non lo si è voluto fare. Se tale situazione dovesse perdurare, il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua metterà in campo le iniziative di mobilitazione opportune affinché gli impegni presi dal ministro vengano rispettati.
Roma, 8 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA
Il Governo Monti fa marcia indietro: la ripubblicizzazione dell'acqua è possibile
La mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.
Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.
La mobilitazione del popolo dell'acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Si scrive acqua, si legge democrazia.
Roma, 20 gennaio 2012