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All’attenzione delle istituzioni europee, ai rappresentanti eletti e ai candidati delle elezioni europee,

Il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM - European Water Movement) e le organizzazioni di cui sono membri hanno ribadito alcuni principi ed obiettivi per il governo dell’acqua in occasione dell’incontro annuale tenutosi a Lione dal 4 al 6 aprile 2024.

La pace, la solidarietà e la democrazia sono principi fondamentali e fondanti dell’Unione Europea (UE). Essi devono continuare a guidare le politiche sia all’interno che all’esterno della UE. Ad esempio, i decisori politici sono tenuti ad occuparsi della questione del cambiamento climatico e, in particolare, dell’acqua, fattore chiave nelle crisi socio-economico-ambientali. È responsabilità dei nostri rappresentanti prendere le decisioni appropriate per limitare i conflitti, la precarietà e la marginalizzazione delle popolazioni.

A questo scopo, vorremmo avviare un dialogo sulla base delle seguenti proposte:  

  • Difendere il diritto umano all’acqua per tutti: l’acqua non può essere soggetta a liberalizzazione e a politiche di accaparramento, finanziarizzazione e mercificazione. Deve risultare accessibile a tutta la popolazione in Europa e in tutto il mondo. Al riguardo si rammenta che nel 2019 il 38% della popolazione della UE è stata colpita dalla scarsità di acqua.
  • Preservare l’acqua dai cambiamenti climatici attraverso la prevenzione e la tutela: a fronte di scarsità, siccità, inondazioni, consumi domestici, industriali o agricoli eccessivi o illegittimi, l’acqua deve essere garantita a tutti!
  • Supportare e accompagnare il partenariato pubblico-pubblico al fine di promuovere la sostenibilità economica, gli investimenti nelle infrastrutture e sostenere una gestione trasparente, inclusiva e democratica.
  • Garantire la qualità dell’acqua attualmente inquinata in misura drammatica da prodotti chimici, tra cui I PFAS e le micro-plastiche: il prossimo mandato deve far sì che si operi scrupolosamente per ripristinare i componenti della natura attraverso il supporto alla transizione agro-ecologica e l’adozione di rigorose misure riguardo all’uso e allo sversamento di queste sostanze tossiche, in particolare dei PFAS.
  • Fermare e contrastare attivamente la criminalizzazione e il discredito nei confronti dei movimenti che difendono i beni comuni e i diritti fondamentali.
  • Acqua per la Pace: a fronte della scarsità e dell’inquinamento, fonti di conflitto, la cooperazione è cruciale per assicurare la pace. L’acqua non può essere usata come strumento geopolitico, o peggio, come arma di guerra, come in Palestina, Siria-Iraq (la storica Mesopotamia), Turchia e in tante altre regioni. Riaffermiamo qui il nostro deciso sostegno a queste popolazioni e facciamo proprio l’appello dell’ONU “Water for Peace”.

Così, la Water Resilience Initiative, che è stata proposta dalla Commissione Europea e poi improvvisamente messa in sospeso, nonostante sia stata riconosciuta l’urgenza della situazione, deve essere immediatamente riattivata e articolata sulla base dei punti sopra illustrati. Richiediamo che i decisori politici si assumano le loro responsabilità in questo storico momento.

Nell’attesa di dialogo

Distinti saluti

European Water Movement

 

Foto: Report dell'incontro da parte di "Enginyeria Sense Fronteres"