PFAS nell’acqua potabile del Piemonte: Torino e altri 70 comuni coinvolti
Una nuova società si occuperà della gestione operativa del servizio idrico integrato nel Pinerolese.
Il capitale sociale sarà suddiviso tra Smat Spa (51%), gestore affidatario del servizio su tutto l'ATO 3, coincidente con la Città Metropolitana di Torino, e Acea Pinerolese Industriale Spa (49%).
Quest'ultima ha finora svolto direttamente tale attività, remunerata da Smat con una quota percentuale della tariffa.
Gli accordi che regolavano il rapporto sono scaduti il 31 dicembre 2023.
La soluzione più lineare per dare continuità al servizio sarebbe stata l'acquisizione del ramo d'azienda idrico di Acea da parte di SMAT, nella sua qualità di gestore unico.
Ha prevalso, invece, la volontà di garantire i profitti di Acea.
Quest'ultima è una multiservizi attiva non solo nel settore idrico, ma anche negli ambiti rifiuti, teleriscaldamento, gestione calore. Da bilancio 2022 risulta che l'utile è determinato prevalentemente dal settore acqua. E' evidente che la cessione di tale ramo d'azienda avrebbe privato la società della principale fonte di guadagno.
Questa operazione ha sostanzialmente la finalità di continuare a garantire ad Acea i proventi derivanti dalla gestione acqua, indispensabili a compensare la scarsa redditività degli altri ambiti operativi.
Peccato che, così facendo, per favorire un'azienda che le userà per tutt'altri scopi, si sottraggono al servizio idrico risorse sempre più indispensabili per far fronte alla crisi derivante dal cambiamento climatico con i sempre più frequenti allarmi siccità.
Torino, 7 Febbraio 2024
Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua - Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte
www.acquabenecomunetorino.org - cell. 388 8597492
Il Comune di Vercelli impone la privatizzazione dell’acqua:
spalanca la porta a IREN
che ogni anno si porta via milioni di euro di profitti
sottratti alle tasche dei vercellesi
Purtroppo altri Comuni si sono accodati a Vercelli, votando a favore dell’ingresso dei privati nelle loro aziende idriche, avidi dei pochi soldi ricavabili dalla cessione di parte delle quote societarie, indifferenti al fatto che quei soldi sono ricavati dalle tariffe pagate dagli utenti.
Soldi che dovrebbero servire a diminuire le bollette dell’acqua, non arricchire IREN o qualsiasi altra impresa privata che vincesse la gara di appalto del servizio idrico
Sembra che alla gestione inconcludente dell'ATO 2 di Vercelli subentri un Commissario straordinario nominato dal Governo regionale.
Ma la figura del Commissario straordinario è l’esatto opposto della partecipazione diretta delle comunità territoriali alle decisioni, esercizio di democrazia fondamentale per orientare le politiche di sviluppo locale e costruire scenari di giustizia sociale e ambientale.
Al contrario, il Governo regionale ha già ampiamente dimostrato di voler cedere ai privati i servizi pubblici, a partire dalla sanità. Probabile quindi che il Commissario straordinario sia nominato con il compito di indire una gara d’appalto europea per la gestione del Servizio Idrico di Vercelli, nella quale IREN dovrà misurarsi con le multinazionali di questo settore che garantisce utili certi e rilevanti (a meno di incapacità o corruzione) anche a scapito dell’occupazione. E gli esempi non mancano.
L’alternativa è ancora possibile: seguire l’esempio dell'ATO 4 di Cuneo che ha dato vita al gestore unico al quale affidare direttamente, senza gara, la gestione del Servizio idrico nell’interesse degli utenti e non dei privati.
Ora le organizzazioni sindacali si rendono finalmente conto anche del pericolo per 300 posti di lavoro.
Purtroppo, se vorranno scongiurarlo, avranno come interlocutore non più i Sindaci ma solo il Commissario straordinario che toglierà le castagne dal fuoco al sindaco, risparmiandogli di rispondere delle sue azioni nella prossima campagna elettorale.
Nel ribadire il valore universale dell’acqua come bene comune, riaffermiamo la necessità di una sua gestione pubblica e partecipativa come argine alla messa sul mercato dei beni comuni.
Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte
Torino, 23 gennaio 2024
Leggi l’Appello del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua per la gestione pubblica dell’acqua bene comune
È noto e risaputo che l’acquedotto SMAT S.p.A. perde ogni anno il 34% all’anno dell’acqua prelevata. Esempio:
Anno 2021 – intero ambito torinese
Uno spreco idrico enorme in tempi in cui la crisi climatica dovrebbe indurre alla cura e al risparmio della risorsa idrica.
La causa principale è l’obsolescenza della rete idrica di SMAT S.p.A. che risale agli anni del dopoguerra, che si estende per oltre 15.200 km. e che è necessario e urgente sostituire con ingenti investimenti. Ma questi costano e riducono gli utili, e quindi i profitti da distribuire ai soci azionisti. Infatti SMAT S.p.A. è un’azienda di diritto privato, a scopo di lucro, anche se i soci sono pubblici: tutti i nostri Comuni, a partire da Comune di Torino che detiene il 63,53% del capitale azionario.
E pur di incassare la sua quota di profitti, il Comune di Torino socio di maggioranza assoluta, si guarda bene dal praticare i principi proclamati ad alta voce di contrasto al cambiamento climatica e allo spreco dell’acqua.
Anche quest’anno in sede di Bilancio di Previsione 2024-2026, l’assessora all’Ambiente e il Consiglio comunale hanno messo la testa sotto la sabbia, prescrivendo blandamente a SMAT di “ridurre il volume di perdite in linea e seguendo le direttive di ARERA”[1]: l’Agenzia nazionale che raggruppa le grandi Aziende Multiservizi, secondo la quale l’attuale spreco idrico/annuo del 34% dovrà essere ridotto al 25% fra 22 anni!
Era già poco promettente il programma degli interventi per gli anni 2020-2023, che destinava solo il 2% degli investimenti alla riduzione dello spreco idrico. Quanto di questo già scarno 2% è stato realizzato?
Ma non è questa la priorità dei nostri amministratori comunali, che sembrano invece preoccupati dalle inadempienze contabili di SMAT S.p.A. alla quale prescrivono di mettere a disposizione, immediatamente dopo l’approvazione (sic!), i documenti di Budget, revisioni, consuntivazioni trimestrali e semestrali, rendicontazione trimestrale della spesa per utenze… da presentare al Comune entro il mese successivo alla scadenza del trimestre, fino al rendiconto delle spese di rappresentanza…e delle consulenze …
Giusto pretendere efficienza e trasparenza amministrativa, ma quel che manca da anni è un indirizzo di governo della risorsa idrica.
Hanno dovuto pensarci oltre 2000 cittadini/e torinesi che si sono sostituiti ai consiglieri Comunali impegnandoli a discutere e votare la proposta di deliberazione di iniziativa popolare contenente gli indirizzi strategici di governo dell’acqua a partire da un piano di sostituzione della rete idrica a salvaguardia del più essenziale dei Beni Comuni, il potenziamento delle professionalità interne all’azienda e l’impiego degli utili a bilancio per la riduzione della tariffa.
Lo struzzo non potrà più nascondere la testa nella sabbia di ARERA
Torino, 4 gennaio 2024
[1] DUP - https://servizi.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=A-P202333143:110722 , pag. 72
Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua - Comitato regionale Acqua Pubblica Piemonte
www.acquabenecomunetorino.org - cell. 388 8597492
L’Autorità d’Ambito – ATO2 – di Vercelli non ha proprio “un cuor di leone” : il 21 dicembre scorso ha rinviato ogni decisione sulla costituzione del Gestore Unico del Servizio Idrico e l’affidamento diretto della gestione dell’acqua nel suo territorio.
L’obiettivo è chiaro. Lasciar scadere al 31 dicembre 2023 l’affidamento diretto ad ASM e mettere a gara il servizio idrico al migliore offerente: l’acqua diventa così una merce come un’altra, e tutti sanno che sulla merce acqua si guadagna bene – vedi le minerali. Per questo IREN, azionista di maggioranza di ASM , non molla la presa: tanto più che i profitti del settore idrico compensano le perdite degli altri settori, soprattutto quello dei rifiuti.
Proprio in questi giorni IREN ha messo le mani su Egea di Alba. Il prossimo boccone sarà ASM ? della quale IREN è già l’azionista di maggioranza e dalla quale si porta via ogni anno milioni di utili.
Quale differenza con la provincia di Cuneo che è riuscita a liberarsi da quella “mano morta” e le ultime adesioni di nuovi Comuni al Gestore Unico COGESI fanno pensare che entro fine anno quel territorio avrà una gestione dell’acqua totalmente pubblica. E gli utili rimarranno lì, a vantaggio della popolazione locale.
Cambiamento del clima e deterioramento delle condizioni ambientali, incuria e sprechi: l'acqua sta diventando sempre più scarsa e preziosa
ma viene gestita come risorsa da sfruttare senza limiti.
Richiamiamo ancora una volta i Sindaci di ATO2 alle loro responsabilità.
Dicembre 2023
Salvare l’acqua per salvare il futuro
Depositata in Comune oggi 19 dicembre 2023
la proposta di deliberazione di iniziativa popolare
di indirizzo a SMAT SpA per contrastare siccità e sprechi
e per la tutela della risorsa idrica
L’acqua sta divenendo sempre più scarsa e preziosa e necessita di una rigorosa gestione che ponga fine a sprechi e dispersioni e alla sconsiderata concezione dell'acqua come bene inesauribile.
Il testo della proposta pone al centro degli interventi da realizzare:
- gli investimenti sugli acquedotti per ridurre le perdite,
- la tutela dei punti di prelievo da sostanze inquinanti,
- l'applicazione della normativa “Ripristino della Natura” approvata il 12 luglio 2023 dal Parlamento Europeo in particolare per quanto riguarda la rinaturalizzazione dei fiumi,
- il rafforzamento della natura pubblica di SMAT spa,
- la promozione attraverso interventi formativi di una cultura dell'acqua come risorsa limitata.
Chiediamo a* consiglieri/e comunali di approvare questa proposta sottoscritta da oltre 2.000 torinesi, dimostrando di avere a cuore – come loro - la tutela dell'acqua e il nostro futuro.
ACMOS, ARCI Torino, Assemblea NOTAV Torino e Cintura, Attac Torino, Co.Mu.Net, Comitato Acqua Pubblica Torino, Comitato Difesa del Parco della Pellerina, Ecologia Politica, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Torino, Laboratorio Manituana, Rifiuti Zero Piemonte, Salviamo il Paesaggio, Volere la Luna.
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