Mercoledi 15 settembre Riunione del Coordinamento torinese per il referendum per l'acqua pubblica
E' convocata la prossima riunione del Coordinamento per MERCOLEDI 15 settembre ore 21 presso l’ARCI – via Cernaia 14 – Torino con il seguente ordine del giorno: 1. – Partecipazione all’Assemblea Nazionale dei Movimenti per l’Acqua – Firenze 18 e 19 settembre (programma, pernottamento, registrazione, altre info utili sul nostro sito nazionale www.acquabenecomune.org)
Per ora i/le partecipanti sono: 6-7 da Torino e provincia, 2/3 dalla Regione.
Vista l’esosità delle tariffe di Trenitalia quattro acquaioli torinesi si stanno già accordando per fare il viaggio in auto.
Mercoledì decideremo quale contributo alle spese può essere erogato dal Coordinamento
Esprimiamoci anche sul documento proposto dal Forum in merito al finanziamento della campagna referendaria v. documento allegato alla mail del 6 settembre
2. - DVD della Kernfilm sull'Acqua in Europa Aggiornamento : Riccardo
3. – Seminario regionale di approfondimento e preparazione alla campagna referendaria. La data indicata del 9 ottobre deve essere posticipata (gli esperti che ci avevano dato la loro disponibilità l’hanno poi revocata per problemi vari e la stessa sede, a suo tempo prevista, non è più disponibile per quel giorno).
Facciamo di necessità virtù e organizziamo un seminario ancor più completo per fine ottobre allo scopo di attrezzarci per la campagna referendaria del 2011 e non far calare la tensione civile sul voto, anche se il Referendum dovesse slittare al 2012
Temi proposti per il Seminario Regionale
* Sguardo alla scena mondiale (Risoluzione ONU “l’acqua è un diritto” promossa dalla Bolivia), più recenti decisioni UE che riconoscono maggior potere agli Enti Locali in materia di servizi pubblici,
* Limitati/insufficienti strumenti di partecipazione democratica: Referendum (Art. 75 Costituzione) e Leggi di iniziativa popolare (Art. 71Costituzione).
La democrazia diretta è un concetto ben più ampio rispetto ai limitati diritti referendari presenti oggi in Italia:
- il referendum è solo abrogativo non confermativo per fermare le leggi che non hanno il consenso dell’elettorato; il quorum di partecipazione del 50% fa sì che gli astenuti si sommino ai contrari, il divieto di coincidenza con le elezioni politiche, ecc;
- la legge di iniziativa popolare senza vincolo di votazione da parte del Parlamento rischia di rimanere priva di ogni efficacia
- a fronte di assemblee elettive progressivamente espropriate di potere decisionale potenziare gli strumenti della partecipazione democratica alla formazione delle decisioni, nelle Istituzioni e nelle Aziende pubbliche (la nuova Azienda Speciale)
v. Disegno di Legge Costituzionale n. 1428 presentato il 4 marzo 2009 – Senato –XVI Legislatura
* I quesiti referendari
- Regolamento di attuazione dell’art. 23 bis. L’ultima stesura presenta alcune piccole modifiche, in particolare sull’acqua, che appaiono “positive”
Che succede se il referendum slitta al 2012 ?
- L’affidamento in house resta in vigore, il parere Antitrust non è vincolante
- l'alternativa è l' azienda speciale
- moratoria
- delibere di iniziativa popolare per la modifica degli Statuti comunali, provinciali
- Regione?
Se il quesito IDV viene ammesso – cfr. con nostro quesito n. 1 ?
* I Beni Comuni
Allego l’ articolo di Stefano Rodotà su Repubblica del 10 agosto che inquadra con grande chiarezza i temi che dovremo affrontare
Segnalo a questo proposito l’iniziativa di “Presidiare la democrazia” del 30 settembre p.v.
30 Settembre, ore 20:30 Sala Colonne Cascina Marchesa, corso Vercelli 141 | Non ci ruberete il futuro Acqua e territorio: beni comuni da proteggere
Acqua pubblica e stop al consumo di territorio, tutela della salute e dell’ambiente. Resistenze territoriali, referendum e voci di sindaci fuori dal coro. | 1. Marco Bersani (Attac Italia) 2. Domenico Finiguerra (Stop al consumo di territorio) 3. Beppe Ferrero (guardaparco Orsiera-Rocciavrè) – da confermare |
* Federalismo demaniale
con il Decreto Legislativo 26 maggio 2010 n. 86 – nonostante il mancato accordo in sede di Conferenza Unificata - lo Stato trasferisce a Regioni, Province e Comuni gran parte del patrimonio pubblico finora inalienabile, ma che d’ora in poi potrà invece essere venduto con modalità sbrigative al di fuori di qualsiasi controllo democratico.
(cfr Patto delle Alpi - No al Consumo di territorio)
4. - Riprendere le iniziative sul territorio
Come vedete, abbiamo un futuro di lavoro ancora più impegnativo della raccolta firme. L’obiettivo è di portare 25 milioni di cittadin* a votare SÌ al referendum. Partiamo!