Forum italiano dei movimenti per l'acqua
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Acquedotto Valle Orco: 'Basta che sia….’
Le cartoline illustrate sotto forma di slide del progetto dell’Acquedotto, presentate a Rivarolo un anno fa si sono arricchite della Convenzione tra SMAT-Iren-Regione Piemonte e ATO3 a nome e per conto dei 307 Comuni del nostro territorio .
Smat non ha prodotto alcun dato tecnico e ambientale a dimostrazione che la nuova opera è più utile del totale rifacimento, meno costoso, della rete idrica dei Comuni della Valle Orco che perde il 35% dell’acqua prelevata.
Nessuno degli attuali prelievi, da pozzo o da sorgente, verrà dismesso, quindi il nuovo prelievo di acqua si andrà ad aggiungere a quelli esistenti.
Nella attuale rete idrica dei Comuni andrà quindi a perdersi e non arriverà agli utenti finali anche un terzo dell'acqua della nuova captazione potabilizzata a Locana in un impianto super innovativo e super costoso.
Anche se il cloro non verrà immesso nel nuovo potabilizzatore, sarà comunque immesso nei vetusti serbatoi delle reti idriche comunali.
Il dimensionamento dell’impianto è basato su dati del 2006, ma da allora i consumi d’acqua sono diminuiti, e l’acqua complessivamente immessa in rete, tra vecchie e nuove fonti, supera il fabbisogno stimato e non si capisce che fine faccia.
….. un anno dopo
Contrariamente a quanto sostenuto dal Direttore Generale SMAT a Rivarolo un anno fa, la Convenzione stabilisce che
- SMAT rimborserà a IREN la mancata produzione di energia elettrica fino al rinnovo della concessione delle grandi derivazioni. Riteniamo inaccettabile che con le nostre bollette dell’acqua si vada a finanziare pure la mancata produzione di energia elettrica di IREN: se l’uso idropotabile dell’acqua è prioritario per legge, lo deve essere senza bisogno di risarcire terzi.
- Il rimborso è segreto : l’art. 17 della Convenzione “Riservatezza” riguarda “qualsiasi informazione e dato” che le parti si scambieranno, in barba alla normativa sulla trasparenza e sulla pubblicità dei dati ambientali, alla quale gli enti pubblici, ma anche i gestori dei servizi pubblici, non possono sottrarsi.
- Segreti, quindi, anche tutti gli altri dati finanziari, tecnici e di knowhow:
. segreto il bilancio idrico precario dell’Orco, la quantità d’acqua sottratta,
. segreto sulle perdite idriche dei sistemi esistenti
. segreto sull’ipotetica presa accessoria S.Meinerio di ulteriori 150 l/s, praticamente a fini idro-elettrici, con ulteriori conseguenze sul bilancio idrico già precario dell’Orco?
La vera grande opera di cui ha bisogno la Valle Orco
è la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti idriche esistenti
per ridurre le perdite - anche solo del 10%. Produce notevoli investimenti e soprattutto produce occupazione locale. Certo, non è funzionale ai grandi appalti multimilionari dove ce n’è per tutti, tranne che per gli abitanti della valle.
Non ci stancheremo di ricordare ai nostri amministratori locali che un massiccio piano di sostituzione delle vecchie tubature comunali è la prima grande opera da mettere subito in atto se veramente la preoccupazione è quella di preservare l'acqua per la prossima generazione.
Torino, 24 Aprile 2019