Milano, 18/01/2014 - Convegno "PER IL DIRITTO ALL’ACQUA - CONTRO LA TARIFFA-TRUFFA DELL’AEEG"
"Per il diritto all'acqua, contro la tariffa-truffa dell'AEEG"
A oltre due anni e mezzo dalla vittoria referendaria del 12 e 13 Giugno 2011 continua, in tutta Italia, la mobilitazione per la piena attuazione degli esiti referendari, a difesa dell'acqua e della democrazia.
Oggi, soprattutto con l'approfondimento della crisi economica e sociale, il tema del diritto all'accesso all'acqua torna ad essere di stringente attualità anche in Italia. L'applicazione dei referendum, oltre ad essere elemento sostanziale del rispetto della volontà popolare, è dunque un primo passo fondamentale nella direzione della piena realizzazione di tale diritto.
Per questo risulta decisivo avviare la discussione parlamentare e approvare la legge d'iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” e constestualmente ridefinire un sistema di finanziamento del servizio idrico integrato che utilizzi, oltre alla leva tariffaria, anche la fiscalità generale e la finanza pubblica.
In tale contesto altro passaggio necessario è il ritiro della nuova tariffa del servizio idrico (Metodo Tariffario Transitorio) elaborata dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas perchè in palese violazione dell'esito del II° referendum visto che si stanno facendo rientrare dalla finestra i profitti garantiti per i gestori. Su questo il
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, insieme alla Federconsumatori, ha promosso un ricorso al TAR Lombardia il cui procedimento si apre proprio il 23 gennaio prossimo.
Il convegno, dunque, da una parte si pone l'obiettivo di denunciare come il diritto all'accesso all'acqua sia messo sotto attacco da diversi provvedimenti, a partire da un sistema tariffario illegittimo e da un sistema di finanziamento del servizio idrico non equo e insostenibile, e dall'altra di avviare un ragionamento sulla
costituzionalizzazione di tale diritto.
PERCHE’ SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA