28 giugno 2019 - Presentazione del dossier "Il costo della ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato"
Forum italiano dei movimenti per l'acqua
Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino
Tel. 388 8597492
Per un’informazione completa e oggettiva sull’acqua
Sedicenti Uffici Studi e Ricerche, finanziati direttamente o indirettamente dalle aziende idriche italiane, propalano da tempo dicerie, fake news e vere e proprie falsità sui costi di attuazione del referendum del 2011 sull’acqua pubblica. Gli organi d’informazione li diffondono senza verificare se siano attendibili o no.
Affermiamo che non lo sono e lo dimostriamo con il dossier
“Il costo della ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato”
presentato da
Maurizio Pagliassotti, giornalista
Remo Valsecchi, autore del dossier
Paola Ceretto, Comitato Acqua Pubblica Torino
nella Conferenza Stampa di
Venerdì 28 giugno - ore 11
presso ARCI – via Verdi 34 – 10124 Torino
A chi dice che la trasformazione delle Società idriche di diritto privato – come SMAT - in aziende di diritto pubblico senza scopo di lucro, comporta inefficienze, ritardi e burocrazia,
dimostriamo
che in tutta Europa, da Parigi a Berlino, da Nottingham a Nizza a Montpellier, la trasformazione ha invece eliminato le esternalizzazioni, aumentato gli investimenti e l’occupazione, migliorato i conti aziendali e tutelato l’ ambiente.
A chi dice che attuare la volontà popolare, espressa dal Referendum del 2011, per la gestione pubblica e senza scopo di lucro dell’acqua, costerebbe circa 20 miliardi di euro,
dimostriamo
– conti alla mano – che il costo non supera i 2 miliardi di euro
A chi dice che la gestione pubblica senza scopo di lucro dell’acqua fa aumentare le tariffe,
dimostriamo
che le tariffe invece diminuiranno perché quelle attuali sono truffaldine:
* continuiamo a pagare il profitto sull’acqua benchè sia stato abrogato dal Referendum
* paghiamo anche l’acqua che non consumiamo,
* paghiamo due volte le morosità senza nemmeno distinguere tra colpevoli e incolpevoli,
* paghiamo errori/incapacità di programmazione delle aziende che li scaricano in bolletta tramite “conguagli” (SMAT ha incassato in questo modo 46 milioni di euro)
* in certe zone gli utenti isolati pagano anche le quote della depurazione a cui non hanno accesso.
Torino, 26 giugno 2019
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